Scegliere tra acqua del rubinetto e acqua in bottiglia: ecco cosa sapere
Spesso la scelta tra acqua del rubinetto e acqua in bottiglia può risultare difficile e non così scontata. Le statistiche italiane riflettono chiaramente questo dilemma: se da un lato l’Italia è al primo posto in Europa e al terzo posto nel mondo per il consumo di acqua in bottiglia (222 litri pro capite), dall’altro lato l’85% dell’acqua erogata dagli acquedotti italiani è considerata di ottima qualità poiché proviene da fonti sotterranee.
Nonostante ciò, molti consumatori preferiscono l’acqua in bottiglia all’acqua del rubinetto, come dimostra il rapporto Istat dedicato alla Giornata Mondiale dell’Acqua, nel quale si afferma che 1 italiano su 3 non si fi da a bere l’acqua del rubinetto. Ma quali sono i motivi di questa scelta?
In questa guida, analizzeremo i principali pro e contro dell’acqua del rubinetto e dell’acqua in bottiglia per aiutarti a fare la scelta migliore.
Acqua del rubinetto: caratteristiche e informazioni utili
L’acqua del rubinetto proviene dalla rete idrica locale e viene prelevata da falde acquifere sotterranee o da corsi d’acqua superficiali. Le società erogatrici, le ASL o le ARPA si preoccupano di certificare l’utilizzo e la potabilità dell’acqua erogata. Inoltre, gestori ed autorità di controllo effettuano controlli costanti sulla qualità dell’acqua di rubinetto, regolamentata da normative più stringenti di quelle valide per l’acqua in bottiglia.
Nonostante l’acqua del rubinetto sia fornita direttamente in casa ad un costo molto basso e non necessiti di imballaggi in plastica, la fiducia dei consumatori è stata minata a causa dell’inquinamento delle fonti idriche dovuto all’industrializzazione e allo sviluppo agricolo. Inoltre, le reti idriche e gli impianti nazionali in Italia sono in uno stato di decadenza, causando disservizi alle utenze, soprattutto nell’area del Mezzogiorno.
L’acqua di rubinetto contiene una percentuale di cloro per sanificare gli acquedotti, il che può causare odori e sapori sgradevoli. Tuttavia, in molti casi la composizione dell’acqua del rubinetto è migliore dell’acqua in bottiglia e presenta meno nitrati, solfati e microplastiche. Nonostante ciò, la scarsa fiducia nei controlli di potabilità e l’erogazione dell’acqua soggetta a interruzioni e razionamenti influenzano la scelta dei consumatori.

Caratteristiche dell'acqua in bottiglia
L’acqua in bottiglia è facilmente reperibile nei negozi alimentari o nei supermercati e, grazie all’assenza di cloro, ha generalmente un sapore migliore rispetto all’acqua di rubinetto. Tuttavia, le fasi di imbottigliamento, etichettatura e trasporto hanno un costo elevato che si riflette sul prezzo finale dell’acqua in plastica, il quale è nettamente superiore rispetto all’acqua di rubinetto. Ciò può avere un impatto significativo sulle spese quotidiane.
In Italia ogni anno vengono consumate 8 miliardi di bottiglie da 1,5 litri di acqua minerale, producendo 280 mila tonnellate di rifiuti in plastica. Purtroppo, spesso questi rifiuti non vengono riciclati correttamente e finiscono in discariche, inceneritori o nell’ambiente. Inoltre, per la sola produzione di nuove bottiglie in PET non riciclate, in Italia si stimano circa 850.000 tonnellate di CO2 equivalenti.
L’acqua in bottiglia e quella del rubinetto sono regolamentate da normative differenti e di conseguenza da criteri qualitativi diversi. Per legge, i controlli chimici e batteriologici dell’acqua confezionata specificati in etichetta possono avvenire anche solo una volta ogni cinque anni. Ciò significa che molte acque imbottigliate in commercio contengono sostanze controverse in quantità maggiori rispetto ai parametri consentiti per l’acqua del rubinetto, come l’arsenico, il nichel, il cromo trivalente, il manganese, il cadmio e alcuni solfati.
Quando si acquista una bottiglia d’acqua, il consumatore ha la possibilità di fare una scelta attiva basata sul tipo di acqua, della sua composizione o provenienza e dell’azienda che la produce. Si tratta di una libertà decisionale che non è prevista per l’acqua del rubinetto. Tuttavia, la grande spinta di marketing a favore dell’acqua in bottiglia tende a enfatizzare benefici miracolosi per la salute, spesso esagerando e in diversi casi si tratta di pubblicità ingannevole.

Confronto tra acque: bottiglia e rubinetto
Sappiamo tutti che bere acqua in bottiglia ha un impatto notevole sull’ambiente e sulle emissioni di CO2. Tuttavia, l’acqua del rubinetto è vista con scetticismo. Come possiamo scegliere la migliore acqua da bere per la nostra salute? Di seguito, presentiamo un confronto sintetico tra l’acqua del rubinetto e quella in bottiglia, evidenziandone i vantaggi e gli svantaggi per trarre una conclusione definitiva.
Acqua del rubinetto
P
R
O
- Prezzo molto economico
- Disponibile comodamente
- Non crea sprechi di plastica
- La sua produzione non causa inquinamento
- È soggetta a rigorose normative di controllo
C
O
N
T
R
O
- Dipende dalle condizioni delle reti idriche
- La sua composizione può essere migliorata
- Ha una reputazione negativa
Acqua in bottiglia
P
R
O
- Ampia gamma di opzioni tra cui scegliere
- Ha una reputazione migliore
- Non lascia alcun retrogusto
C
O
N
T
R
O
- Costo maggiore
- Richiede trasporto
- Elevato consumo di plastica
- Genera molto inquinamento
- Soggetta a controlli meno rigorosi
L’acqua del rubinetto offre numerosi vantaggi rispetto a quella in bottiglia, ma non è esente da difetti. Tuttavia, esiste un modo per migliorare la sua sicurezza e qualità. Si possono monitorare costantemente i parametri dell’acqua e aumentare la sua sicurezza tramite l’installazione di un impianto di purificazione. Questo sistema agisce direttamente all’altezza del rubinetto ed è la scelta ideale per un approccio ecologico e sostenibile.
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