Cosa vuol dire disidratazione?
La disidratazione, o scarsa idratazione, si verifica nell’organismo quando i liquidi persi superano di molto quelli introdotti. Essa si verifica quando il valore percentuale medio di acqua nel corpo umano scende sotto il 55-50%, contro una normale media di 60-70%.
Quando l’organismo non riceve abbastanza o perde troppi liquidi, possibilmente a causa di un’insufficiente assunzione di acqua, di una sudorazione eccessiva o di disturbi come diarrea e vomito, viene compromesso l’equilibrio dei sali minerali nel sangue.
Il corpo reagisce alla disidratazione ipertonica (carenza di acqua) o alla disidratazione ipotonica (carenza di sali minerali) alterando le normali funzioni metaboliche a carico di sangue e urine. La disidratazione può causare problemi di salute e diventa una condizione grave se non trattata adeguatamente, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Quali sono i sintomi della disidratazione?
La scarsa idratazione comporta una serie di
effetti facilmente riconoscibili o meno, potenzialmente pericolosi. Tra i principali sintomi troviamo:
- Urine scure e scarse;
- Secchezza delle fauci o della pelle dovuta alla forte sete;
- Affaticamento e scarsa energia;
- Tachicardia a causa della perdita di sodio e liquidi;
- Mal di testa, emicrania e vertigini, nel momento in cui i livelli di sodio nel sangue incrementano;
- Crampi, debolezza e dolori muscolari, tipici della disidratazione muscolare.
Alcuni sintomi possono variare a seconda dell’età. Nel caso dei neonati la disidratazione può comportare l’assenza di lacrime durante il pianto o l’infossamento del cranio, mentre gli anziani disidratati potrebbero non avvertire la sete o aggravarsi a causa di altre malattie croniche (diabete, demenza o alzheimer).
Cause e conseguenze tipiche
Come per i sintomi della disidratazione, anche cause e conseguenze possono distinguersi in base alle diverse fasce d’età. La disidratazione nei neonati può essere causata da problemi nell’allattamento o da attacchi di diarrea e vomito con conseguente letargia e febbre alta. Le conseguenze più gravi per un neonato disidratato possono essere l’ipotermia, le crisi convulsive o lo shock ipovolemico.
I bambini e gli adolescenti invece, tendono a percepire meno lo stimolo della sete tanto da dimenticarsi di bere o urinare per ore. Oltre ai tipici sintomi, i giovani possono accusare irritabilità, respiro accelerato o svenimenti improvvisi.
Per quanto riguarda gli anziani, le malattie croniche, l’uso di determinati farmaci, i pochi stimoli di fame e sete, le cure insufficienti e la ridotta funzionalità dell’organismo rendono questi soggetti particolarmente a rischio di conseguenze gravi o fatali.
Infine gli sportivi possono soffrire di crampi muscolari, stanchezza, vertigini o confusione causati da un’eccessiva sudorazione che dipende dall’intensità della loro attività fisica.
Rimedi contro la disidratazione
In caso di disidratazione grave o cronica, nei bambini o negli anziani, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia per definire la cura più adatta. Possono essere messi in pratica però alcuni rimedi per prevenire il rischio di disidratazione:
- Assunzione di più liquidi durante la giornata anche se non si avverte lo stimolo della sete, con maggiore frequenza e non oltre 1-2 bicchieri alla volta;
- Integrazione di sali minerali essenziali nell'organismo tramite una dieta sana che include i giusti macronutrienti;
- Assunzione di acqua purificata di alta qualità per garantire la funzionalità dell'organismo e proteggerlo dagli agenti inquinanti;
- Consumare alimenti ricchi di acqua come frutta, verdura e latticini;
- Ridurre il consumo di alimenti confezionati, stagionati o disidratati, di alcolici e di caffeina;
- Ridurre il consumo di alimenti confezionati, stagionati o disidratati, di alcolici e di caffeina;
- Bere una maggiore quantità di acqua, utilizzando eventualmente integratori solubili di sali minerali per migliorare l'idratazione e facilitare il recupero muscolare;
- Indagare tempestivamente su eventuali disturbi di diarrea e vomito in modo tale da escludere patologie croniche e curarli, assumendo farmaci antidiarroici o antiemetici.
Combattere la scarsa idratazione
Un dispositivo di purificazione dell’acqua domestica può eliminare contaminanti e agenti inquinanti che si trovano nell’acqua di rete, come nitrati, metalli pesanti, microplastiche e batteri. Ciò permette di ottenere una bevanda più salutare e leggera, priva di impurità e con un basso contenuto minerale.
Bere molta acqua depurata aiuta a prevenire la disidratazione
e a rendere più efficienti i processi fisiologici del corpo. Questo è utile per le persone con specifiche patologie renali e intestinali o soggetti a rischio come donne incinte, neonati e anziani.
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